The vases do not only originate a relationship with space, they also want to develop a physical contact of a different nature with the end-user. In fact they are designed in such a way that a body can move around and interact with them. A vase is substance, it is the result of a process of transformation of material from one form to another. A solid form that occupies a space, hence the physical relationship with it. Small and large objects that recall movement, generate it, guide it. The way body and material interact is guided by the shape. The intent of my research has two directions: to see how the shape influences and generates and guides the movement and, in the opposite direction, to see how the movement can generate and influence the shape. In 2020 the exploratory collaborations with professional dancers began. The purpose is to find the most natural disposition for them to enter into a danced relationship with the vases. Beginning with a mutual influence, that is listening to what the shape communicates and perceiving the space. Then conducting themselves with the body without mediation of the intellect, allowing the feelings derived from this contact become dance through the body. The vases thus become the trigger for a completely new way of seeing, listening and moving, where the body and the object, space and time lead to new perceptions.
I vasi non originano solo un rapporto con lo spazio, ma ciò che possono condurre è un contatto fisico di natura diversa, infatti sono pensati affinché un corpo ci si possa muovere intorno e possa interagire con loro. La mia ricerca sulla forma e sul movimento trova nella materia-vaso e nel processo di trasformazione della materia stessa il senso: una forma che occupa lo spazio e come tale è possibile entrarci in relazione. Un vaso è materia, è il frutto di un processo di trasformazione della materia da una forma ad un’altra. Una forma solida, che occupa uno spazio, di qui il rapporto fisico con essa. Oggetti piccoli e grandi che richiamano il movimento, lo generano, lo guidano. Viene guidato il modo in cui il corpo e la materia interagiscono. L’intento della ricerca è duplice, ha due direzioni: vedere come la forma influenza e genera e guida il movimento e, in direzione opposta, vedere come il movimento può generare e influenzare la forma. Dal 2020 è iniziata la collaborazione esplorativa con danzatrici professioniste. Il senso o l’orizzonte è trovare la disposizione a loro più naturale di entrare in una relazione danzata con i vasi. Dal principio una mutua influenza, ovvero ascoltare cosa la forma comunica, il percepire lo spazio. In seguito condursi con il corpo senza mediazione dell’intelletto, facendo danzare attraverso il corpo il sentire di questo contatto. I vasi così diventano l’innesco di un vedere, ascoltare e muoversi del tutto nuovo, dove il corpo e l’oggetto, lo spazio e il tempo conducono a nuove percezioni.